Livorno, la comunità ebraica scrive al sindaco: slogan “giudeomassoneria italica” mai stigmatizzato

Risale a circa un mese fa il caso delle gravissime dichiarazioni rese dal consigliere comunale di Livorno, Marco Valiani, della lista Livorno Bene Comune, per criticare la presenza dell’assessore alla Cultura Serafino Fasulo a un convegno pubblico della Massoneria livornese del Grande Oriente d’Italia. Valiani attribuì il convegno alla «giudeomassoneria italica»: tipologia di termini di matrice nazionalfascista di vecchia memoria. Il Grande Oriente d’Italia replicò alle dichiarazioni. “Si sono riesumati gli slogan nazifascisti sul complotto “demoplutogiudaico massonico” di cui ci si dovrebbe vergognare”, dichiarò Paolo Pilloni, presidente delle logge massoniche della città labronica, denunciando la gravità e i toni della polemica. Ora si apprende dalla stampa che anche la comunità ebraica di Livorno, con una lettera firmata dal presidente Vittorio Mosseri, ha reagito rivolgendosi direttamente al sindaco Filippo Nogarin citando le gravissime parole pronunciate dal consigliere  Valiani. «Uno slogan nazista», secondo Mosseri che imputa a Nogarin e ai suoi di non aver mai stigmatizzato. Secondo il “Corriere Fiorentino”, Fasulo avrebbe replicato: “Come abbiamo accolto la comunità massonica, siamo disposti ad accogliere anche la comunità ebraica”.

L’assessore Serafino Fasulo aveva partecipato a un convegno pubblico del Grande Oriente d’Italia livornese realizzato i primi di novembre nella sede massonica di Via Ricasoli. Tema dell’incontro “La religione dei moderni, la Massoneria del 700”, affrontato da Gian Mario Cazzaniga, ordinario di filosofia morale dell’Università di Pisa.

Il Grande Oriente d’Italia sul quotidiano Il Tirreno del 18 novembre 2015

La comunità ebraica di Livorno sul Corriere Fiorentino del 6 dicembre 2015 di cui riportiamo uno stralcio:

Corriere Fiorentino•La comunità ebraica apre un altro fronte, “Il dialogo è finito” di Simone Lanari

Come se non bastasse il caos rifiuti per il sindaco Filippo Nogarin si apre un nuovo fronte. La comunità ebraica livornese, con una lettera firmata dal presidente Vittorio Mosseri minaccia di interrompere «dialogo e collaborazione» con il Comune già a partire dall’organizzazione della prossima commemorazione del rabbino Toaff nell’anniversario della sua scomparsa. A dir la verità i rapporti fra la comunità e il sindaco Cinque stelle si erano guastati lo scorso anno quando durante la kermesse Effetto Venezia venne appeso uno striscione («Fermare il genocidio a Gaza. Israele vero terrorista») che il sindaco nonostante le richieste e perfino l’intervento dell’ambasciatore israeliano tardò a far rimuovere. Ora si aggiungono due nuovi episodi che Mosseri cita nella lettera a Nogarin. E sono le parole pronunciate dal Consigliere comunale di Livorno Bene Comune, Marco Valiani, che come riporta il presidente della comunità ebraica commentò così la partecipazione a un convegno sulla massoneria da parte dell’assessore Serafino Fasulo ai primi di novembre. Convegno della «giudeomassoneria italica», come lo definì Valiani. «Uno slogan nazista», secondo Mosseri che imputa a Nogarin e ai suoi di non aver mai stigmatizzato. Ieri Fasulo ha così replicato: «Come abbiamo accolto la comunità massonica, siamo disposti ad accogliere anche la comunità ebraica». (…)



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