Così i cittadini intelligenti hanno a cuore il bene pubblico e fanno sentire la loro voce. Maurizio Viroli firma ‘Scegliere il principe. I consigli di Machiavelli al cittadino elettore’

Andiamo a votare o no? E se andiamo a votare, come scegliamo i rappresentanti che avranno il potere di fare le leggi e di governarci? Per aiutarci a rispondere a queste domande possiamo avvalerci di un insolito esperto, Niccolò Machiavelli, che cinquecento anni fa esatti ha scritto ‘Il Principe’, e conosceva e capiva la politica come pochi altri. E’ l’invito che ci rivolge Maurizio Viroli, professore ordinario di Teoria Politica all’Università di Princeton, nel suo nuovo libro ‘Scegliere il principe. I consigli di Machiavelli al cittadino elettore’ (Editori Laterza).

“L’idea del libro – spiega Viroli – è nata ascoltando le considerazioni di molte persone che, pur avendo fermi principi morali e civili sono incerte se andare a votare e su chi votare. Ritengo che l’incertezza di molti italiani sia il sintomo di una seria crisi morale e politica che trae origine a mio parere dal declino della classe politica negli ultimi trent’anni. A questa situazione di crisi non mi pare possano offrire soluzioni valide i molti partiti o movimenti di carattere personale che sono sorti negli ultimi anni. Ritengo che la via da percorrere per sperare in una rinascita civile dell’Italia sia quella di tornare alle grandi voci del passato”.

Perché proprio Machiavelli fra i tanti grandi scrittori politici del passato? “Fra tutti gli scrittori politici – fa notare lo studioso – Machiavelli è quello che ha dimostrato particolare saggezza. Conosceva gli italiani e capiva la politica meglio di ogni altro. Visse il declino e la crisi della Repubblica di Firenze e l’affermazione di un regime, quello dei Medici, che si basava sull’uso sistematico dei favori e della corruzione. Inoltre amava sinceramente la sua patria fiorentina e la patria italiana. Il fatto che sia vissuto cinquecento anni fa – quest’anno anno cade il quinto centenario della scrittura del ‘Principe’ – rafforza le sue credenziali come consigliere. Possiamo infatti stare certi che non ha interessi personali. Machiavelli ha dunque tutte le qualità del buon consigliere: competenza, lealtà e disinteresse. Nessuno meglio di Machiavelli ci può aiutare in questo difficile tempo della nostra vita nazionale”.

È Machiavelli che parla o Viroli? “È Machiavelli interpretato e spiegato da me – spiega ancora Viroli – ma credo di aver offerto ai lettori una sintesi fedele dei suoi principi più rilevanti per scegliere i nostri rappresentanti in un regime repubblicano. In molti casi mi sono limitato a spiegare il pensiero di Machiavelli; in altri ho cercato di ‘tradurre’ il suo linguaggio. Laterza, da editore attento qual è, mi ha fatto notare che per molti lettori il testo di Machiavelli è di difficile comprensione. Spero dunque che il mio piccolo libro possa servire a aiutare i cittadini a scegliere il principe e stimoli molti a leggere Il Principe”.

Quali sono i consigli più preziosi? “Fra i molti – replica Viroli – ne indico tre, così come appaiono nel libro: “Prendere il manco tristo per buono”, ovvero i cittadini intelligenti hanno a cuore il bene pubblico e fanno sentire la loro voce; “Le corti sono piene [di adulatori], perchè gli uomini si compiacciono tanto nelle cose lor proprie, e in modo vi s’ingannano, che con difficultà si difendono da questa peste” ovvero di tutti i politici, i peggiori sono i servi; “Amo la mia patria più dell’anima” ovvero il buon politico pone il bene comune al di sopra di tutto”.



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